martedì 28 agosto 2007

SI RICOMINCIA....!!!!







RAGAZZI si comincia....!!!

Siamo solo al 27 agosto e già alcuni eroi della MUGGESANA ( malati di judo) hanno innaugurato l'anno sportivo 2007 - 2008 con un po' di sudore sparso sul tatami. Complimenti ragazzi. Inizia appunto da questa data il 27/08
l'attività per la società, pronta con i suoi atleti ad una splendida stagione di grandi risultati.Notare quest'anno il nuovo look della palestra, rinfrescata di recente dalle abili mani del MAESTRO GERARDO DONATO. Del maestro e del suo staf tecnico parleremo la prossima volta. In bocca al lupo ragazzi.


venerdì 17 agosto 2007

CONOSCERE IL JUDO: I PUNTI


I "punti judo"

Una speciale classifica viene redatta nei tornei per stabilire a quale società sportiva viene attribuita la vittoria.I punti conquistati dagli atleti vengono convertiti in numeri e sommati per determinare la classifica di società secondo la tabella seguente:
ippon 10 punti
waza ari 7 punti
yuko 5 punti
koka 3 punti
anche le sanzioni sono conteggiate ma in negativo
shido I -3 Punti
shido II -5 Punti
shido III -7 Punti
hansokumake -10 Punti
Questo sistema, talora osteggiato dai sostenitori del judo tradizionale, fa si che vengano premiate le società numerose che talora portano in gara anche atleti alle prime armi sperando guadagnino qualche punto prezioso.

venerdì 3 agosto 2007

LE CINTURE


Kawaishi Mikonosuke

(1899 - 1969) - 7°Dan Arrivò, nel 1935, in Francia e vi rimase fino alla sua scomparsa. Egli si dedicò per tutta la vita alla diffusione del JUDO in quel paese, tanto da meritarsi l'appellativo di "Creatore del JUDO Francese", creò un suo metodo selezionando 61 tecniche di proiezione secondo una progressione crescente di difficoltà del movimento di torI, introdusse le cinture colorate (oggi largamente utilizzate) e portò i kyu da cinque a sei.
I gradi delle cinture
I gradi sono attribuiti ad un praticante e permettono di valutare il suo livello tecnico, la sua efficacia in combattimento, il suo grado di anzianità così come le sue qualità morali, ciò che corrisponde al rispetto scrupoloso del codice morale così come un'applicazione sufficiente nella pratica.
La classificazione prevede una prima divisione tra Mudansha (non aventi alcun dan) e Yudansha (portatori di grado dan). Le cinture sono state introdotte essenzialmente dagli occidentali per riflettere il grado. Si trovano nell'ordine la cinture bianca, gialla, arancione, verde, blu, marrone e la famosa cintura nera. Esistono anche le "mezze-cinture", utilizzate in Italia per i giovani judoisti per segnare la progressione tra due cinture: bianco-gialla, gialla-arancione, arancio-verde, verde-blu e la blu-marrone.La cintura nera può essere tutta nera nel caso in cui appartenga ad un sensei uomo, e può essere nera con una striscia bianca nel mezzo che percorre tutta la cintura nel caso in cui appartenga ad un sensei donna.
Le cinture di colore dal bianco al marrone corrispondono alle classi, chiamate kyu: il 6° kyu è rappresentato dalla cintura bianca fino al primo kyu per la cintura marrone.
Esistono al di sopra dei kyu altri gradi chiamati dan: dal I dan al v dan, la cintura è nera; dal VI dan al VII dan è rappresentato da una cintura a bande rosse e bianche alternate, IX ,X e XI dan la cintura è Rossa, il XII è rappresentato da una cintura bianca più fine e larga (il motivo di tale scelta è l'idea di congiunzione che si vuole dare fra il massimo livello che si può raggiungere e quello più basso). Il II e III dan corrispondono al nome giapponese di Deshi (discepolo), il IV e V dan a Renshi (padronanza esterna), il VI e VII dan a Kyōshi (padronanza interiore), il VIII e IX dan a Hanshi (padronanza interiore ed esterna unificata) ed il X dan a Keijin (tesoro vivente). Inoltre il maestro Jigorō Kanō, stabilì la possibilità di progredire oltre il X dan istituendo l'XI e il XII dan per coloro che trascendessero anche questo obiettivo, ma nessuno riuscì mai a raggiungerlo.
In Italia, i gradi inferiori alla cintura nera sono rilasciati in seguito ad un passaggio di cintura organizzati dal club. Per ottenere i differenti gradi dan di cintura nera si sostengono degli esami di tecnica, teoria e kata davanti ad una giuria regionale, fino al 3° dan, e nazionale per conseguire il 4° 5° e recentemente, anche il 6° dan, oppure guadagnando dei punti durante combattimenti ufficiali in campionati e trofei, fino al 2° dan. Successivamente al 6° dan, in Italia, i gradi vengono conferiti, per meriti federali.
Allievi (Kyū)
6. Kyu Rokyu (bianca)
5. Kyu Gokyu (gialla)
4. Kyu Yonkyu (arancione)
3. Kyu Sankyu (verde)
2. Kyu Nikyu (blu)
1. Kyu Ikkyu (marrone)
Gradi superiori (Dan)
1. Dan Shodan (nera)
2. Dan Nidan (nera)
3. Dan Sandan (nera)
4. Dan Yodan (nera)
5. Dan Godan (nera)
6. Dan
Rokudan
(bianca-rossa)


7. Dan
Nanadan
(bianca-rossa)


8. Dan
Hachidan
(bianca-rossa)


9. Dan Kudan (rossa)
10. Dan Judan (rossa)
In alcuni dojo, specialmente quelli giapponesi, si utilizzano solo due cinture per i kyu : la bianca, per gli allievi dal sesto al quarto kyu, la marrone per gli allievi dal terzo al primo kyuW

mercoledì 1 agosto 2007

IL JUDO AI GIORNI NOSTRI


Ai giorni nostri
A partire dal dopoguerra, con l'organizzazione dei primi Campionati Internazionali e Mondiali, e successivamente con l'adesione alle Olimpiadi, il judo si è sempre più identificato come sport da combattimento, mutuandone le caratteristiche di agonismo che provenivano dalle discipline di lotta occidentali.Si è perciò cominciato a privilegiare la ricerca del vantaggio minimo che permette di vincere la gara, a discapito del gesto tecnico più spettacolare ma più rischioso.L'entrata in scena, avvenuta negli anni ottanta, degli atleti dell'ex URSS, aventi una lunga tradizione di lotta sambo alle spalle, non ha che aumentato questo fenomeno. Oggi si assiste a numerose tecniche derivate dalla lotta libera che per efficacia in gara si contrappongono alle tecniche tradizionali del judo. In conseguenza di ciò, si è sviluppata la tendenza a privilegiare un tipo di insegnamento che metta in condizioni gli allievi di guadagnare da subito punti in gara, punti che vengono utilizzati per determinare il passaggio di cintura, tralasciando l'aspetto educativo della disciplina. Allo scopo di riaffermarne il valore, si sono costituite nel tempo Federazioni Sportive anche di carattere internazionale che tendono a far rivivere i principi espressi dal Maestro Jigorō Kanō, quantunque anch'esse si dedichino all'attività agonistica. Queste Federazioni sono riunite all'interno di Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, quali ,UISP, CSEN, ACSI, ed altre. In Italia la federazione ufficiale appartenente al CONI è la FIJLKAM,Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali.Questo non significa però che vi siano due tipi di scuole o che una sia meglio dell'altra: come ebbe a dire lo stesso Jigoro Kano (Yuko no Katsudo, rivista edita in Giappone,1925) "anche nel periodo antico esistevano Maestri che impartivano nozioni di tipo etico oltre che tecnico: si trattava di esempi illuminati ma che, tenendo fede al loro impegno di Maestri, dovevano necessariamente privilegiare la tecnica. Nel judo invece gli insegnanti devono percepire la disciplina soprattutto come educazione, fisica e mentale". A tutt'oggi, il monito del fondatore appare più che mai azzeccato, dovendosi necessariamente affidare (o affidare i propri figli) a dei maestri che a volte perdono di vista la loro funzione di educatori privilegiando il risultato sportivo. Jigoro Kano aggiungeva inoltre che "per coloro che si dimostrassero particolarmente portati alla competizione è lecito interpretare sportivamente la disciplina, purché non si dimentichi che l'obiettivo finale è ben più ampio". Nella scelta di un dojo meglio quindi affidarsi a maestri di provata esperienza che tengano corsi per tutti, non solo per l'agonista, e questo può avvenire tanto in ambito Federale quanto in quello Promozionale dove a volte, per dimostrare di non essere da meno, ci si impegna eccessivamente nelle gare.