venerdì 5 ottobre 2007

DIECI CONSIGLI

DIECI CONSIGLI PER GENITORI CHE INTENDONO ALLEVARE FIGLI DEFICIENTI, DEBOSCIATI E ASOCIALI

1° Fin dall'infanzia dategli tutto ciò che chiede così, alla prima rinuncia, gli verranno le convulsioni

2° Non insistete con la formazione morale: onestà, solidarietà, laboriosità, mansuetudine, sono caratteristiche per persone deboli.

3° Raccogliete e riordinate voi ciò che lasciano in giro, crescerà pensando che le responsabilità siano solo degli altri.

4° Litigate spesso e violentemente davanti a lui, crescerà con l'idea che il matrimonio sia cosa da evitare con cura.

5° Difendetelo ovunque e sempre rendendogli ben chiaro il concetto che sono gli altri ( compagni di scuola, insegnanti, amici, ecc.) a non capirlo. Cercate di fargli ben comprendere che a scuola si studia soltanto per non essere rimandati.

6° Dategli pure il tutto il denaro che chiede; quando si accorgerà, in futuro, che per averlo bisogna lavorare, rimarrà di stucco.

7° Non rimproveratelo mai per le sue malefatte, potrebbe ricavarne sensi di colpa, così, da adulto, trovando una contravvenzione sulla sua auto, in divieto di sosta, penserà di essere perseguitato.

8° Lasciategli infastidire gli animali, vessare i compagni più deboli, deridere gli anziani e danneggiare la roba altrui; crederà fortemente in Dio, poichè penserà che Dio e lui sono la stessa persona.

9° Fategli vedere la televisione per quanto vuole, senza limiti, crescerà pensndo che la vita, le persone, le cose e gli eventi possano essere regolati col suo telecomando.

10° Non fategli praticare sport, intanto perchè si suda e ci si può far male. Imparare a stare insieme agli altri, imparare a saper vincere, a saper perdere, a saper combattere, a sapersi sacrificare è prerogativa delle persone insicure. Meglio fare lo sportivo col sedere: seduto in tribuna!

( GIOVANNI NOTARNICOLA, psicologo, Viale de Amicis 99, Firenze)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Niente di più istruttivo per un genitore! Spero lo leggano in tanti, per ora sono consapevolmente felice di condividere pienamente i concetti espressi.
Fabrizio (Papà di Alessio)